La buona notizia è che ritorna MOLO, Musiche Oltre l’Orizzonte. Torna a Scoglitti e come sempre al molo di levante, al riparo dalle luci, circondati dai legni ormeggiati e accompagnati dallo sciabordio del mare.
L’ottima notizia è che ritorna la musica dal vivo, a segnare la tanto agognata ripartenza dopo una stagione difficile che difficilmente dimenticheremo. Già, il Covid, dannatissimo Covid, ci ha privato di affetti, abbracci e talvolta per sempre.
Per questo abbiamo voluto dedicare quest’edizione ad un caro amico, strappato troppo presto alla vita, in quest’ultimo lungo inverno.
Al caro Gianni Molè.

09 Luglio

Quartetto AreaSud – “Musica lievemente tradizionale”

16 Luglio • ANNULLATO

Mirco Menna – “Sestoqui (è perchè vi voglio bene)”

23 Luglio

Carola Ortiz – “Pecata Beata”

30 Luglio

Cico Messina – “Creolo – Siculo”

6 Agosto

OUTDOORS“Mysterious union”

11 Agosto

LUFTIG“Erdring”

 

Informazioni

Tutti i concerti sono gratuiti e patrocinati dal Comune di Vittoria; Lo svolgimento dei concerti è previsto per le ore 22 a Scoglitti presso il molo di levante. Nel rispetto delle normative anti-COVID19 per accedere ai concerti è obbligatorio l’uso della mascherina.

𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎𝐑𝐍𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎

In seguito al decreto GREEN PASS in vigore da giorno 6 Agosto, sarà possibile accedere ai concerti presentando apposita certificazione – che attesta la vaccinazione con almeno una dose, la guarigione dalla malattia o l’effettuazione di un tampone nelle 48 ore precedenti.

Contattaci

associazione4e33@gmail.com o su MESSANGER

Quartetto AreaSud

Quartetto AreaSud – “musica lievemente tradizionale”

 

Nato nel 2010, inizialmente per divertimento e passatempo serale, il Quartetto Areasud esegue musiche tradizionali principalmente legate alle culture siciliane e calabresi, senza dimenticare che questi territori sono da secoli al centro del Mediterraneo, “grande brodo” nel quale si cuociono gli ingredienti musicali di popoli che condividono uno stesso destino e una comune identità. Seppure lo strumentario utilizzato sia di esclusiva provenienza tradizionale e ricercato nella selezione dei costruttori migliori, l’esecuzione dei brani non è strettamente filologica, ma lascia spazio all’interpretazione personale e quindi a quel processo di permanente composizione e ri-creazione che è caratteristico della musica di tradizione orale.

Il quattro musicisti provengono in parte dai ben noti gruppi di world music come Nakaira e Oi Dipnoi, coi quali hanno partecipato a numerose tournée nei principali circuiti internazionali, con l’unione del folk-singer Maurizio Cuzzocrea, che ha costruito la sua fama negli anni partecipando ai più importanti folk festival in Italia e all’estero.

Ad un ricco repertorio di tarantelle, in cui zampogna e friscalettu sono protagonisti assoluti, si affiancano canti rituali, favole e serenate che raccontano con il suono e la lingua nativa, un pezzo di storia dei musicisti stessi, della gente comune e di chi c’è stato ancor prima di loro.

 

Il gruppo è formato da Maurizio Cuzzocrea (chitarra battente, ukulele, marranzano, tamburello, voce), Franco Barbanera(friscalettu, zampogna a chiave, gaita galiziana, flauti), Marco Carnemolla (basso, marranzano, voce) e Mario Gulisano (tamburelli, cajon, bodhràn, marranzano, voce).

 

www.areasud.it

Mirco Menna

Mirco Menna – “Sestoqui (è perchè vi voglio bene)”

 

Un bouquet di canzoni di alto artigianato, nel segno della più classica “canzone d’autore” italiana. Melodia, innanzitutto. Poi parola, che vuol farsi prendere sul serio. Ritmi meticci e armonie suggestive, mai scontate. E infine il suono: acustico, eterno, impassibile. Il tutto reso con la spontaneità di chi sta alla larga dalla purezza del linguaggio ma conosce bene la pronuncia.

 

Mirco Menna – Chitarra e voce
Cantautore, ha all’attivo gli album Nebbia di idee (2002), Ecco (2006),  …e l’italiano ride (2010) con Banda di Avola, Il senno del pop (2017) e, col gruppo Il Parto delle Nuvole Pesanti di cui è frontman dal 2006 al 2008, il film I colori dell’abbandono e lo spettacolo teatrale Slum.

Nel 2014 esce il libro 118 frammenti apocrifi (Ed. Zona) e Io, Domenico e tu, riconoscimento a Modugno.

Più volte ospite del Premio Tenco, Paolo Conte lo ha definito “saporito ed elegante”.

Nella primavera 2021 esce SeStoQui (è perché vi voglio bene), ultimo album di canzoni inedite

 

Massimo Tagliata – Fisarmonica
Massimo Tagliata, fisarmonicista, già vincitore del  Concorso Internazionale “Città di Castelfidardo”, e del premio Nino Rota come miglior compositore e arrangiatore. Vanta numerose collaborazioni ed incisioni discografiche, tra cui quelle con Frank Marocco, Pier Giorgio Farina, Antonella Ruggiero, Javier Girotto, Biagio Antonacci, Elisa, Sal Da Vinci, Il Volo. E Mina.

Carola Ortiz

Carola Ortiz – “Pecata Beata”

 

‘Pecata Beata’ (Microscopi, 2021) è il terzo album della cantante e clarinettista Carola Ortiz. In questa nuova opera, l’artista catalana adorna con la sua musica i testi delle poesie di autrici catalane di differenti momenti storici: Montserrat Abelló, Mercè Rodoreda, Anna Gual…) per celebrare, attraverso i loro versi, l’universo femminile delle sue origini.

È un album che tocca temi come la sensualità, la forza attrattiva delle donne e la mitologia mediterranea di streghe e sirene. Usando la metafora dell’arte, cerca di sanare il ruolo spesso relegato della figura femminile, affrontando problemi come l’esilio, la paura degli abusi, la solitudine e la disperazione: una pesante eredità ricevuta dalla donna attuale.

 

Carola Ortiz: Voce e clarinetto
Sandrine Robilliard: violoncello e voce
Bartolomeo Barenghi: Chitarra 7 corde e voce

Cico Messina

Cico Messina – “Creolo Siculo”

 

Il viaggio musicale comincia a Mazara, la città dove è nato e cresciuto, avamposto del Nord Africa, terra di frontiera che tende la mano al Maghreb. Il canto del Muezzin, i versi in lingua araba, aprono il concerto accompagnato da chitarre e mandolino che ci riportano subito alle atmosfere lusitane tanto care all’artista. Il creolo-siciliano è è un primo esperimento. Si tratta di una lingua sicula che già risente delle sue stratificazioni linguistiche, dall’arabo al francese dal greco allo spagnolo, che si candida a lingua del mediterraneo. (Fonte I Love Sicilia. N 160)

Cico – Chitarra e Voce
Dario Salerno – Chitarra Giuseppe
“Joe” Santoro – Batteria

OUTDOORS

OUTDOORS – “Mysterious union”

 

OutDoors nasce da un’idea del contrabbassista siciliano Alessandro Nobile, prendendo come spunto per il suo ultimo progetto una band dei profondi anni 70. L’idea è quella di ridurne all’osso la partitura, di sintetizzarla in linee di basso per creare le cornici essenziali all’interno delle quali ridisegnare nuovamente le canzoni epocali di Jim Morrison, dentro stanze da esplorare da cui entrare ed uscire… da lì un sommarsi di identità fatte da chitarre rarefatte, ricerca timbrica, sperimentazione e macchine elettroniche.

Ciò che si ottiene in questa nuova risequenziazione meccanografica della follia dei Doors e un’altra nuova brulicante follia fatta di sospiri jazz, momenti free, accenni blues, frasi liriche e ultra melodiche, dissonanze improvvise e poderoso substrato elettronico, mantra ciborg della liberazione/prigionia, vita/morte dell’esplorazione coscienziosa del limite oltre, out…

 

Alessandro Nobile – basso elett. e arrangiamenti

Costanza Paternò – voce

Emilio Longombardo – chitarra elett.

Carlo Natoli – live electronics e giradischi

 

LUFTIG

LUFTIG – “Erdring, spazio immaginario nella word music”

 

E’ uscito il 13 febbraio con l’etichetta discografica 49 Records il primo album del trio Luftig, composto dalla cantante e polistrumentista Simona Di Gregorio (voce, organetto, chitarra, kalimba, percussioni), dal contrabbassista Giovanni Arena e dal tablista Riccardo Gerbino.

Nella formazione, nata a Catania nel 2014, confluiscono i percorsi individuali e la visione musicale dei tre componenti, da sempre impegnati nella musica popolare e nella world music. Un progetto originale non ancorato ad alcuna tradizione specifica che, grazie all’assenza di quest’ancora, esprime una forte volontà di “salire”: il termine “luftig” in tedesco vuol dire, difatti, “arioso”.

Sempre dal tedesco, il titolo del disco “Erdring” può essere tradotto in “anello che circonda la terra”: uno spazio immaginario dove la poliedricità del progetto, meccanismi e mondi sonori differenti – dal tabla indiano con le strutture ritmiche tradizionali, al contrabbasso, alla kalimba, all’organetto, alla voce mutevole – possono risuonare, mescolandosi tra loro, in un’unica melodia.

 

Simona Di Gregorio – voce, organetto, chitarra, kalimba, percussioni

Giovanni Arena – contrabbasso

Riccardo Gerbino – tabla